La Psicosintesi è una concezione ed una prassi psicologica, originale, rivolta alla cura, alla crescita della persona e all’armonizzazione della sua personalità. Il suo fondatore, lo psichiatra fiorentino di adozione Roberto Assagioli, ha concepito e formalizzato la Psicosintesi nella prima metà del secolo scorso e da allora ha trovato diffusione in molti paesi del mondo, mediante la creazione di Centri ed Istituti qualificati e riconosciuti.

Da Cartesio ad Assagioli

A tutti è nota l’epigrafe cartesiana “Cogito ergo sum che, più ancora che rappresentare una specifica concezione filosofica della condizione umana, è di fatto un’esperienza molto, troppo frequente e diffusa nella civiltà occidentale attuale. Tutti noi, infatti, ci scopriamo vittime dei nostri pensieri, lamentandocene, e tuttavia, in altri momenti, non manchiamo di farci convinti e instancabili sostenitori delle nostre idee, come fossero tanti orgogliosi Noi stessi. Assagioli, ci ricorda attraverso la Psicosintesi, come nel profondo dell’esperienza intima di noi medesimi, non incontriamo il pensiero tout court e neppure un’idea specifica di noi, bensì il vissuto concreto dell’io sono, della propria soggettività; esperienza ordinaria e ben accettata dalle culture orientali tradizionali.

Soggettività come volontà di essere

È in questa profondità, intimamente raccolti nel silenzio di un’oziosa quiescenza, che chiunque, senza dover vantare la nomina di abile meditatore, non sfuggirà all’esperienza di sé come di chi è consapevole semplicemente di essere, di essere uno e di esserci come una vita che vuole, che ha intenzione (ovvero che tende verso). Sentirsi a questa profondità, quindi, coincide col percepire la spinta inerziale che è eco lontanissimo e depotenziato dell’originario Big Bang, quella spinta organizzata e coerente che chiamiamo Vita, che ha bisogno di amore e cultura educativa per essere portata a manifestazione piena.

Dalla volontà alla responsabilità

Se l’amore è il sentimento che nutre e sviluppa la vita, la libertà è quello che sperimenta la nostra soggettività quando realizza la propria natura intenzionale; liberi di essere e di esserlo in coerenza con noi stessi, veniamo colti dall’intima consapevolezza che ciò dischiude dinanzi a noi un’esistenza di responsabilità. Un’esistenza che esalta la nostra unicità e il nostro esserci veramente, in quanto ci chiama abili a rispondere (dal lat. habilitas respondere) di noi, a noi e a ciò che è Altro, quale appartenenza estesa comune. La Psicosintesi ricorda, quindi, che è proprio grazie a questa esistenza di volontà che possiamo dare Senso, concreto e pragmatico, al nostro essere unici.

Dott. Francesco Lamioni
Psicologo Psicoterapeuta