Le emozioni sono senz’altro uno dei temi più frequenti in psicoterapia. Affrontate direttamente o nascoste tra le righe della narrazione di sé sono spesso le vere protagoniste delle nostre vicende psichiche. Non tutte le emozioni godono però della stessa simpatia da parte di chi le prova; gioia, amorevolezza, allegria sono, di solito, più bene accette di tristezza, frustrazione e paura. Se solo alcuni stati emotivi ci fanno sentire bene, ciò significa dunque che ci sono emozioni inutili o dannose?

L’animo molteplice in psicosintesi

In psicosintesi la molteplicità dell’animo umano riguarda sia la varietà degli elementi che ci compongono (sensazioni, pensieri, emozioni, desideri, ecc.) sia la loro transitorietà. Per quanto la nostra tendenza sia quella di identificarci con questo o quel contenuto della coscienza (una gioia o un dolore, un desiderio o una paura) come se fossero il tutto, è facile osservare che la nostra vita è continuamente attraversata da contenuti mutevoli. Perfino nell’arco della stessa giornata possiamo trovarci a vivere stati di profondo benessere e momenti di grande prostrazione. La possibilità di padroneggiare maggiormente la nostra personalità, piuttosto che esserne dominati o perfino travolti, è uno degli obiettivi che la psicosintesi si propone. Dirigere consapevolmente le nostre risorse psichiche può trasformare il caos dei nostri vissuti in opportunità di pienezza e arricchimento.

Ad ognuno il suo compito

E’ sempre accaduto che l’arte veicolasse contenuti psicologici attraverso romanzi, poesie, melodie e canzoni e, sempre più spesso, film. Parlando di emozioni non si può non citare il recente “Inside Out”, film di animazione che mette sotto la lente di ingrandimento le nostre emozioni e le loro interazioni. Uno dei pregi maggiori della storia è quello di presentare le emozioni ognuna con un suo bisogno, ognuna con un suo obiettivo, ognuna con un suo compito. Proprio come in psicosintesi queste emozioni sono rappresentate come personaggi che interagiscono tra loro e che, a seconda della situazione, possono prendere il sopravvento sulle altre. Nel corso della storia anche la tristezza, inizialmente presentata come inutile zavorra della psiche, rivela la sua utilità mostrando come tutte siano indispensabili nella stessa misura. Nessuno dei contenuti della nostra personalità è infatti inutile e tutti concorrono ad arricchire il nostro potenziale umano. La conoscenza di noi stessi e delle nostre dinamiche interne può essere un utilissimo primo passo verso un maggiore equilibrio.

Dott. Filippo Trovato
Psicologo Psicoterapeuta
www.filippotrovato.it