La dipendenza affettiva è una modalità relazionale che si presenta all’interno delle relazioni affettive significative prevalentemente di coppia. E’ difficilmente riconosciuta in ambito clinico e spesso la si confonde erroneamente con altre problematiche, perché contemporaneamente possono manifestarsi: depressione, disturbi d’ansia, disturbi dell’alimentazione, abuso di sostanze, sintomi riconducibili ad uno stato psicofisico di stress, e le persone vengono curate per questi sintomi senza che la causa principale venga realmente affrontata e risolta.

Come si manifesta la dipendenza affettiva?

Le modalità attraverso cui si esprime la dipendenza affettiva vanno dall’ossessione verso l’altro/a che si manifesta nel rimuginare continuamente cosa stia facendo o pensando il/la partner, fino a credere che ogni sua azione abbia un qualche significato che possa confermare o meno l’amore e il desiderio verso di noi. Nella dipendenza affettiva sono numerose anche le paure che costellano la relazione e la condizionano pesantemente: paura della solitudine, della distanza, dell’abbandono, che possono portare a cercare di rendersi amabili e desiderabili: “sono come tu mi vuoi”, fino ad accettare e sopportare ogni comportamento dell’altro/a pur di non compromettere definitivamente la relazione. Queste paure si associano in un secondo momento a rancore e rabbia verso l’altro/a perché lo/la riteniamo il/la responsabile della nostra insoddisfazione per tutti i compromessi che abbiamo accettato. Nella dipendenza affettiva la gelosia e la possessività sono presenti in maniera rilevante e spesso sono anche causa di scontri e litigi, a seguito dei quali può subentra il senso di colpa verso il partner per i vissuti negativi che abbiamo avuto verso la persona amata. Quindi nelle relazioni di dipendenza affettiva si prova sofferenza sottovalutando atteggiamenti contrastanti che si alternano e fanno sentire confusi/e e sballottate/i tra vissuti di “amore e odio”.

Perché della la dipendenza affettiva?

La persona dipendente affettiva non è appagata né felice, poiché ha la percezione illusoria che la sua felicità dipenda dal comportamento dell’altro nei suoi confronti. Nella dipendenza affettiva si crede di “non potercela fare”, “non poter vivere” senza la presenza della persona amata. La dipendenza affettiva è legata a dinamiche rigide di potere che si instaurano nella relazione attraverso cui il/la dipendente cerca di cambiare l’altro/a pensando che questo gli/le possa dare la conferma di essere amata/o. In realtà questi sono tentativi di risanare la propria ferita primaria, infantile. Infatti la persona dipendente affettiva ha una grande paura di mostrarsi per quello che è, ha un forte senso d’inferiorità nei confronti del/la partner, ha una insicurezza profonda e una mancanza di autostima che cerca di celare all’esterno. Le relazioni di dipendenza affettiva sono destinate a non crescere e a cronicizzarsi in una ripetizioni di schemi e copioni da cui sembra non poterne uscire.

 

Dott.ssa Elodie Migliorini

Psicologa Psicoterapeuta – Coordinatrice “Amori liberi” presso il Centro di Psicosintesi Clinica di Firenze

elodie.migliorini@alice.it