Rivista di Psicosintesi Terapeutica
Anno IX n. 17, Marzo 2008

EDITORIALE

“Per comprendere veramente le varie manifestazioni della vita umana, bisogna considerare questa come l’espressione di un essere vivente il quale si propone certi fini attribuendo loro un valore, vuole raggiungerli e tenta di farlo superando le resistenze esterne ed interne che ostacolano quel raggiungimento”.
R. Assagioli

Il muoversi verso una mèta che ha un valore e il tendere verso sintesi sempre più ampie e complete sembrano costituire le coordinate che regolano il procedere umano. L’uomo si sente vivo e veramente umano, quando sperimenta se stesso come un soggetto vivente che c’è e che vuole, quando prende coscienza di esser-ci e di muoversi verso qualcosa/qualcuno, che per lui abbia valore e significato.

L’uomo ha bisogno di dare un senso alla sua vita, tanto che se non vi riesce cade nel “vuoto esistenziale” e si ammala. Nel vuoto di significati autentici, tendono ad attecchire false mète e valori fittizi. Così accade nelle situazioni di dipendenza patologica, nelle quali l’uomo paziente ricerca ciò da cui dipende come unico (pseudo)valore possibile raggiungibile in una condizione esistenziale di debolezza e di vulnerabilità.

L’uomo debole di volontà, si identifica col desiderio, ricercando una dipendenza psicobiologica, un oggetto esterno a cui attaccarsi e che pare assumere per lui il significato di “centro unificatore” (patologico e regressivo, ma pur sempre unificatore).

Data la complessità e multiproblematicità delle situazioni di dipendenza (dall’alcol, e non solo) è auspicabile una utilizzazione integrata e sinergica di tutte le tecniche e metodi d’intervento efficaci, istituzionali e non, da quelli farmacologici a quelli psicologici e socio-riabilitativi, dalla psicoterapia individuale a quella di gruppo, dal trattamento psicoeducazionale del gruppo familiare all’inserimento in gruppi di autoaiuto (A.A. e C.A.T.). Di particolare interesse è il colloquio motivazionale, che si propone di attuare nel soggetto un vero e proprio processo maieutico di nuove motivazioni e valori, e quindi di una volontà di cambiamento nel senso di una crescita autonoma (William Esposito, Serena Molari).

Virginia Cioni, descrivendo la sua esperienza come servitore-insegnante in un Club Alcolisti in Trattamento (C.A.T.) secondo il metodo di Hudolin, ed attingendo al pensiero di Assagioli, mette in evidenza alcuni aspetti comuni relativamente alle finalità ed ai metodi. In entrambi i casi si punta, nell’ambito di un clima relazionale positivo e di un setting psicospirituale, a combattere il desiderio-dipendenza dall’alcol non tanto facendo leva su motivazioni negative (l’alcol fa male), quanto con la presa di coscienza e l’attuazione di valori positivi quali la sobrietà (“Sé sobrio” come parte di un’immagine ideale umana da realizzare).

Vorrei infine prendere spunto dalla sentita testimonianza di Lucia Bassignana sulla sua esperienza africana, per fare una riflessione su quello che è forse il senso fondamentale e più autentico della psicosintesi: esserci. La psicosintesi non mira a realizzare un “essere” astratto, lontano e distaccato dalla vita, ma un “esserci” autentico, concreto e dentro la vita. Esser-ci vuol dire essere lì – come per esempio nella baraccopoli di Kibera – dove il bisogno è così grande che tutti ci sentiamo sovrabbondanti, dove c’è chi chiede senza perdere la sua dignità e dove non è possibile trattenersi dal dare, dove il Sé ha l’occasione di manifestarsi nella commozione dell’incontro, ovvero in quel muoversi spontaneo di un’anima verso un’altra anima, in quello sciogliersi dei sentimenti, che non rende più dstinguibile la gioia di chi riceve dalla gioia di chi dà.

E voglio anche ricordare le parole di Victor E. Frankl: “Essere uomo vuol dire fondamentalmente essere orientato verso qualcosa che ci trascende, verso qualcosa che sta al di là e al di sopra di noi stessi, qualcosa o qualcuno, un significato da realizzare, o un altro essere umano da incontrare ed amare”.

Alberto Alberti

Riassunti articoli – abstract

PARADIGMI DI intervento nellE FORME DI abuso e dipendenza dall’alcol FRA MODELLO ‘multimodale-integrato’, APPROCCIO motivazionale e join-up

William esposito, Serena MOLARI

William Esposito, Psichiatra e psicoterapeuta, Associato Aggregato della Società Italiana di Psicosintesi Terapeutica, consulente per la Fondazione Nuovo Villaggio del Fanciullo di Ravenna – ONLUS – ONG (ente per gli interventi nel campo delle dipendenze patologiche con programmi terapeutico-riabilitativi residenziali). Indirizzo per la corrispondenza: william-esposito@libero.it

Serena Molari, Psicologo del lavoro. Indirizzo per la corrispondenza: serena.molari@studio.unibo.it

The authors analyze some of the most recent theories regarding the approach in abuse and alcoholism, in particular the ‘integrated multimodal’ model and Motivational Interviewing. In the first one, different professional figures do not only work among themselves but also among other groups such as Self-Help groups whose story and inspiring principles are outlined. This article points out the Motivational Interviewing as a specific means of communication aiming at encouraging a change rather than imposing it. The join-up technique, which has developed from horse training, is suggested as a kind of ‘animal model’ in the motivational approach . In the last chapter about psychotherapy of alcoholism, the Authors principally dwell upon the psychological approaches in the stages of intoxication.

  • Key words: alcoholism, Self-Help groups, motivational interviewing.

Gli Autori passano in rassegna alcuni fra gli orientamenti più attuali nell’ambito degli interventi nelle forme di abuso e dipendenza dall’alcol, fra cui il modello ‘multimodale-integrato’ e il Colloquio Motivazionale. Nel primo, ruoli professionali diversi interagiscono ‘in rete’ fra loro ma anche con altre realtà, come quella dei gruppi di auto-aiuto, di cui viene delineata la storia e i principi ispiratori. Nell’articolo si dà ampio rilievo al Colloquio Motivazionale: particolare forma di comunicazione che si prefigge di favorire il cambiamento senza imporlo. Il join-up, sviluppato nell’ambito dell’addestramento dei cavalli, viene proposto come sorta di ‘modello animale’ dell’approccio motivazionale. Gli Autori, infine, trattando il capitolo della psicoterapia dell’alcolismo, si soffermano principalmente sugli interventi psicologici delle fasi di intossicazione.

  • Parole chiave: alcolismo, gruppi di auto-aiuto, colloquio motivazionale.

“VORREI MA NON CI RIESCO…”: RIFLESSIONI SU ALCOLISMO E VOLONTÀ

Virginia CIONI

Psicologa, Psicoterapeuta SIPT, Firenze. Indirizzo per la corrispondenza : virginiacioni@yahoo.it

This paper is an attempt to summarize the thought of Roberto Assagioli, founder of Psychosynthesis, and that of Vladimir Hudolin, creator of the social ecological approach to alcohol related problems and complexes. Starting from the direct experience of servant-teacher of a Club of alcoholics in treatment (CAT), I have been able to observe and get to know the behaviour towards alcohol in a bifocal way, in one way operating according to Hudolin’s theoretical approach, in another way by surrendering to the inevitable temptation of applying a Psychosynthetic “translation”; only to find out that the common aim is always that of recovering the harmony of human soul both on a personal and universal level.

  • Key words: alcohol, will, CAT, Hudolin, Psychosynthesis

Il presente scritto vuol essere un tentativo di sintesi fra il pensiero di Roberto Assagioli, padre della Psicosintesi e quello di Vladimir Hudolin, creatore dell’approccio ecologico sociale ai problemi alcolcorrelati e complessi. A partire dall’esperienza diretta come servitore-insegnante di un Club Alcolisti in Trattamento (CAT) ho potuto osservare e conoscere il comportamento verso la sostanza alcol in maniera bifocale, da un lato operando secondo l’approccio teorico postulato da Hudolin e dall’altra cedendo alla tentazione inevitabile di applicare una “traduzione” in chiave psicosintetica, scoprendo poi che in fondo obiettivo comune è il recupero dell’armonia dell’animo umano, sia su un piano personale che universale.

  • Parole chiave: alcol, volontà, CAT, Hudolin, Psicosintesi

PSICOTERAPIA DI COPPIA: UNA PROPOSTA PSICOSINTETICA DI SINTESI DEGLI OPPOSTI

Claudia GALLI

Psicologa, Psicoterapeuta SIPT, Sessuologa. Indirizzo per la corrispondenza: galli_claudia@fastwebnet.it

The union of opposites, which finds in male and female the main archetypal duality, represents, in Psychosynthesis, a fundamental process through which it is possible to improve understanding, harmony and synthesis of several personal and transpersonal aspects that live, often in conflict between themselves, within human beings. To feel the sense of unity and fullness, is to enter in contact with the Self, to acquire a high level of conscience and deep understanding of ourselves  and of life.

The male/female duality, found  in every Man, is clearly visible in the couple and in all its manifestations, among which sexuality: being a couple and living sexuality, is also expressed in the diversity and complementariness of the opposites that reach for synthesis.

Inside the relationship of a couple, uneasiness and suffering, evidenced in confrontation ,indifference between partners, or in sexual symptoms, can be manifested: Psychosynthesis can give an answer to individual uneasiness and supply a valid possibility of self-knowledge and cure of the couple, the relationship and sexuality.

  • Key words: couple relationship, sexuality, male/female duality, synthesis of the opposites, transpersonal.

L’unione degli opposti, che nel maschile e nel femminile trovano la dualità archetipica per eccellenza, rappresenta per la Psicosintesi, un processo fondamentale attraverso il quale è possibile raggiungere la comprensione, l’armonia e la sintesi dei vari aspetti personali e transpersonali che popolano, spesso in conflitto tra loro, l’essere umano. Esperire il senso di unità e pienezza, è entrare in contatto col proprio Sé, acquisire un più alto livello di coscienza e una profonda comprensione di se stessi e della vita.

La dualità maschile/femminile, presente in ogni Uomo, è chiaramente visibile nella coppia amorosa e in tutte le sue manifestazioni, tra cui la sessualità: l’essere in coppia e il vivere la sessualità, si esprimono anche nella diversità e complementarietà degli opposti che tendono alla sintesi.

All’interno della relazione di coppia, possono manifestarsi disagi e sofferenze che si evidenziano nella conflittualità o nell’indifferenza tra i partner, oppure in sintomi sessuali: la Psicosintesi può dare risposta al malessere che viene sentito anche individualmente e fornire un valido percorso di consapevolezza e cura della coppia, della relazione e della sessualità.

  • Parole chiave: relazione di coppia, sessualità, dualità maschile/femminile, sintesi degli opposti, transpersonale.

IL LINGUAGGIO DEI SOGNI
UN’OTTICA TRANSPERSONALE

Patrizia LACERNA

Psicologa, psicoterapeuta SIPT, Firenze. Indirizzo per la corrispondenza: patlac@tiscali.it

Here I have been aiming at providing some clues to be able to translate the messages that we receive from some of our dreams, from a psychosynthetic point of view. I have been using many examples of dreams from my personal experience and from the work I did with others. I tried to synthesize the work of translation in a few guidelines (certainly to be developed and studied further) to help us in decoding, such as: context, level, subject about whom the dream is about, personal and universal symbols and so on. Above all the aim is to stress the importance of a respectful and attentive attitude towards dreams.

  • Key words: dream, psychosynthesis, decoding, message, guidelines.

In questo articolo esprimo una visione psicosintetica del lavoro sui sogni. L’intenzione è quella di dare una sorta di griglia interpretativa (che di certo va approfondita e perfezionata) che ci aiuti a decifrare i messaggi che i sogni ci trasmettono. Per rendere lo scritto più chiaro e comprensibile ho usato molti esempi e ho cercato di condensare il lavoro di traduzione dei messaggi in poche linee guida che ho trovato utile sia nel mio lavoro personale che in quello con altre persone: contesto, atmosfera, livello, simboli personali e universali, etc. Comunque desidero soprattutto mettere in evidenza l’importanza di un attento e rispettoso ascolto dei sogni stessi.

  • Parole chiave: sogno, psicosintesi, traduzione, messaggi, linee guida.

L’ARTE DELL’ASCOLTO
E L’ARTE DI ASCOLTARE LA MUSICA

Franco SALVINI

Insegnante e psicopedagogista, collabora presso l’Istituto di Psicosintesi di Parigi. Ha studiato pianoforte e composizione. Conduce atelier d’ascolto musicale a Versailles. È stato iniziato al metodo dell’Ascolto Musicale dal musicologo George Balan, fondatore della Musicosofia. Indirizzo per la corrispondenza: salvini@free.fr

We are convinced that real listening can change our lives and our relationship with the world. Listening literally becomes an art, when we try out a new ability: the one to see, to feel things as they really are and not the way we imagine them or we would like them to be. Silence and attention help us to create an interior space, a neutral space, free from preconceptions. We learn to differentiate our conscious “I” from all the contents of our field of consciousness. Listening is a way to get to know ourselves, be authentic and capable of creating wellbeing in people and in the surrounding environment. The experience of conscious listening of music helps all this and allows us to live in beauty, harmony, joy, balance, wellbeing, hope, trust and love. To listen is to contact our centre, where Unity reforms Multiplicity in a harmonical way.

  • Key words: listening, silence, music, conscience, centre, harmony, unity.

Siamo persuasi che un vero ascolto può trasformare la nostra vita e le nostre relazioni con il mondo. Ascoltare nel vero senso della parola diventa allora un’arte, quando mettiamo in atto una nuova facoltà, quella di vedere, di sentire le cose come realmente sono e non come noi le immaginiamo o vorremmo che fossero. Il silenzio e l’attenzione ci permettono di creare uno spazio interiore, uno spazio “neutro”, libero da ogni pensiero precostituito. Impariamo a differenziare il nostro io cosciente da tutto ciò che cade nel campo della coscienza. Ascoltare è un modo per conoscere se stessi, essere autentici e capaci di creare benessere nelle persone e nell’ambiente circostante. L’esperienza dell’ascolto cosciente della musica favorisce tutto ciò e ci permette di vivere la bellezza, l’armonia, la gioia, l’equilibrio, la serenità, la speranza, la fiducia e l’amore. Ascoltare è contattare il proprio centro, dove l’Unità ricompone in armonia la Molteplicità.

  • Parole chiave: ascolto, silenzio, musica, coscienza, centro, armonia, unità.

IL COUNSELING NELLA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE: UNA NUOVA FRONTIERA?

Rossella PASSAVANTI

Funzionario P. A., Counsellor Psicosintetico, Livorno. Indirizzo per la corrispondenza: rossellapassavanti@virgilio.it

In this article the aim is to propose a new field of activity for counseling, besides research : Public Administration. Regarding this subject, the author defines the specific abilities of counselors, which can adapt very well to this field of interest. The new aspect, actually, implies the need to elaborate the methodologies already used in managerial counseling in order to adapt them better to the field of interest and to its needs.

In this article, the motivational and training aims of psychosynthetic counseling become a valid means of individual growth and of the structures which are involved.

  • Key words : Pubblic Administration, corporate counseling, managerial counseling, psychosynthetic counseling.

Con questo lavoro si vuole proporre, oltre che indagare, un nuovo ambito di attività del counselling: la Pubblica Amministrazione. Al proposito l’autrice definisce le competenze specifiche del counselor che meglio si adattano al contesto operativo di interesse. La novità, infatti, comporta una necessaria rielaborazione delle metodologie adottate nel counseling aziendale e manageriale al fine di meglio adattarle all’ambito di utilizzo ed alle analizzate specificità di questo.

In questa relazione, quindi, viene posto l’accento su gli obiettivi motivazionali e formativi che il counselor si deve prefiggere per cui il counselling psicosintetico diventa un valido strumento di crescita individuale e delle strutture coinvolte.

  • Parole chiave: Pubblica Amministrazione, counseling aziendale, counseling manageriale, counseling psicosintetico.

LA PSICOSINTESI IN AFRICA – ESSERCI

Lucia BASSIGNANA

Laureata in Lettrere, con specializzazione in Storia dell’Arte, socia del Centro di Psicosintesi di Firenze. Indirizzo per la corrispondenza: lucia.bassignana@gmail.com

“È inutile andare lontano e ritornare. L’importante è essere andati lontano e aver trovato l’oggetto, la pianta, una persona, qualcosa che può inserirsi nella nostra vita come un fatto nuovo ed emotivo”.
Giovanni Michelucci